I non vedenti: “Dateci un radio taxi”

di Antonio Arduino

Marco Olivetti, rappresentante provinciale dellUnione Italiana Ciechi AVERSA. “Dateci un radio taxi”. E’ la richiesta che avanzano ai componenti della nuova giunta municipale i non vedenti residenti ad Aversa.

Un gruppo numeroso che cresce sempre più a causa dei danni prodotti alla retina da malattie sociali come il diabete che è tra le prime cause di cecità, più o meno grave, non conseguente a traumi né a malattie congenite. “Disporre di un servizio radio taxi – dice Marco Olivetti, che da anni ne propone l’attivazione all’assessore di turno alle pari opportunità e ai servizi sociali – ci permetterebbe di avere quell’autonomia negataci da malattie congenite o acquisite”. Oggi, infatti, il non vedente anche se capace di camminare in maniera autonoma, con l’aiuto di un bastone o di un cane guida, per gli ostacoli offerti dal traffico cittadino deve comunque essere accompagnato quando ha bisogno di raggiungere anche semplicemente un ufficio dell’Asl per l’espletamento di pratiche legate al suo stato di salute. “Con un servizio di radio taxi non sarebbe più necessario. Basterebbe una telefonata e – riprende Olivetti – ci libereremmo dalla schiavitù di dover essere costretti a chiedere aiuto ad altri che non l'assessore Luciano Lucianosempre possono essere disponibili proprio quando ne abbiamo necessità”. “Ovviamente – continua l’esponente dell’Unione Italiana Ciechi – il progetto radio-taxi per disabili non riesce a partire per mancanza di fondi e quei ridicoli contributi che riusciamo a raccogliere dai privati servono a mala pena per il mantenimento delle spese della nostra scalcagnata sede sociale”. Da qui la necessità di un intervento comunale, chiesto a ripetizione da Olivetti all’assessore di turno. “Fino allo scorso anno – riprende Olivetti – forse dal comune non potevano intervenire perché Aversa non aveva neppure un servizio di taxi. Ma oggi che la città ne dispone, grazie al consigliere delegato ai trasporti, Luciano Luciano, le cose potrebbero cambiare. Magari proprio con un intervento dello stesso Luciano che oggi ha più peso amministrativo essendo diventato assessore ai trasporti”. “Se accadesse – conclude Olivetti – il servizio di radio taxi non sarebbe d’aiuto solo ai non vedenti perché potrebbe risolvere i problemi di mobilità di tanti che pur dotati del bene della vista, per altri tipi di disabilità, hanno le nostre medesime difficoltà e, cosa che non guasta, potrebbe dare anche visibilità nazionale alla nostra città”.

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