Del Franco (Ds): “Pda politicamente inaffidabile e svuotato”

di Redazione

Francesco Del FrancoAVERSA. “Le parole di Salvatore Pezone, responsabile politico della lista Stabile, purtroppo sono più che eloquenti quando dice che il Pda è un’esperienza che si sta concludendo; la fuga di massa da questo gruppo dei consiglieri comunali eletti nella lista Pda, …

…come già successe nella scorsa amministrazione quando ne persero 3 su 5, ma anche di numerosi personaggi, candidati e non, la dice lunga sulla consistenza politica di tale gruppo e sulla grave responsabilità politica di Squeglia, Greco e Amendola quando, sordi agli avvertimenti nostri, di tantissimi compagni, amici, dirigenti e non del centro-sinistra aversani, imposero il diktat pro-Stabile. Senza voler togliere niente a nessuno dei personaggi del Pda, ma la scelta di andare alle amministrative con Stabile candidato sindaco era improponibile, cosa che trovava d’accordo anche alcuni esponenti dello stesso Pda, in quanto egli era sì portatore di voti ma politicamente non poteva in alcun modo apportare il collante alla coalizione, la novità, la ragione di essere votato da parte degli elettori di centrosinistra in quanto appena uscito da un’esperienza amministrativa di destra, in quanto non Peppe Stabilericonoscibile come centro-sinistra, oltre l’aver vinto delle primarie falsate dal centro-destra, cosa che ormai è di dominio pubblico e di cui gli stessi esponenti di destra se ne fanno un vanto. Grave quindi la responsabilità di Squeglia, Greco e Amendola, che costringendoci alla coalizione con Stabile candidato sindaco hanno avuto come risultato prima l’abbandono della coalizione da parte di Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Udeur e Sdi (quest’ultimo non presentò neanche la lista ), il passaggio dei Palmieri con Ciaramella, poi il risultato elettorale chiaro da parte dei nostri elettori di rifiuto totale della proposta Stabile, in quanto assolutamente lontana dalle loro aspettative. Oggi l’abbandono in massa del Pda è sintomo di quello che già era tale gruppo anche prima delle amministrative, un gruppo in cui non c’era e non c’è il collante politico, né di destra né di sinistra, e non è per nulla auspicabile il poter trovare una linea da seguire e quindi un’affidabilità politica e programmatica. Ci chiediamo, intanto, dopo aver praticamente ammesso il Pezone di aver perso tutti i loro consiglieri comunali, che senso abbia la presenza dello stesso Stabile in assise, soprattutto alla luce del fatto che il posto da lui occupato in consiglio è dei Ds, in quanto numericamente la nostra lista ne ha fatti scattare tre ma secondo la norma l’ultimo posto va al candidato sindaco perdente. Oggi alla luce della costituzione del Partito Democratico, al quale Stabile ha detto più volte di voler partecipare, il Pda non sa ancora se entrare passando dalla Margherita (della qual cosa non sono contenti i dirigenti locali della stessa come lo stesso Felice Domenico CiaramellaParisi dice sulla stampa) o come gruppo della società civile; ma alla luce dei fatti elettorali e della diaspora subita dal Pda, all’inconsistenza ed inaffidabilità politica si aggiunge anche la pochezza numerica, unica forza che vantava in passato. C’è quindi la necessità di riconsiderare tutta la valenza di tale gruppo, che oggi ha perso anche l’unica forza che aveva e cioè i numeri. Bisogna partire dalle sezioni e dai dirigenti dei DS e della Margherita locali per mettere in moto il PD aversano, coinvolgendo ovviamente tutti i rappresentanti della società civile, ma avendo come faro la necessità di un rinnovamento della politica, di trovare una vera sintesi politica e non numerica o nominalista rifuggendo da gruppi di natura provvisoria e di convenienza del momento. Spero quindi che, alla luce di tutto ciò i vari Squeglia, Greco e Amendola si rendano conto del grave errore di valutazione fatto e non provino a calare sulle nostre teste anche stavolta un loro dik-tat pro-Stabile & C. o pro-chicchessia, perché non troveranno nessuno di noi e della Margherita ad accettare una simile “proposta”, perché un simile inizio sarebbe già la fine del PD ad Aversa”.

Francesco Del Franco – Segretario DS Aversa

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