Del Franco (Ds): “Ciaramella già in alto mare”

di Redazione

Francesco Del FrancoAVERSA. “Una storia finita prima di cominciare. Sembra che tutto sia ricominciato là dove si era fermato: giunta in alto mare, lotte interne alla coalizione di centro-destra, lotte negli stessi partiti dove ogni personaggio è una corrente a sè, lotte tra i nomi probabili candidati alle cariche varie.

Insomma, tutto come prima, un’armata brancaleone forte solo nel ricavare in vario modo i voti dalla gente (visto che non vediamo le ragioni politiche di un voto a tale amministrazione uscente, poiché in un intero periodo di amministrazione è riuscita solo a fare scempio del centro storico e far passare opere di carattere meramente ordinario per opere straordinarie come rifare strade, illuminazioni anche dove non ce ne era bisogno e con soldi ricavati da mutui o da Urban realizzata dall’amministrazione Golia di centrosinistra) ma di capacità politica, programmatica, intellettuale, siamo ancora all’anno zero. Addirittura il Sindaco minaccia Domenico Ciaramellagià di nominare una giunta tecnica (la sconfitta della politica) o addirittura prova a trovare ancore di salvataggio in consiglieri non eletti nella sua coalizione per assicurarsi un sostegno a buon prezzo quando gli verrà a mancare quello dei suoi consiglieri. Alla luce di tale situazione politico amministrativa, già in panne prima di iniziare, non posso che assumere una posizione estremamente dura nei loro confronti. La verità è che a più di un mese dalle amministrative non si riesce ancora ad avviare la macchina comunale. Le recenti elezioni amministrative hanno sì portato ad una vittoria netta di Ciaramella ma ad un successo elettorale che stride però con quello politico. Non sempre l’esito dei numeri coincide con il vero ‘potere’ politico. Vincere l’elezione, come è successo per la seconda volta consecutiva a Ciaramella, non sempre significa avere la maggioranza effettiva. Il sistema dell’elezione diretta del Sindaco, quello attualmente in vigore, dovrebbe, e il condizionale è d’obbligo purtroppo, dare pieno potere al primo cittadino, nella nomina degli assessori e nella formazione del governo cittadino. Dico dovrebbe perchè, come molti sanno, il famoso manuale ‘cencelli’ sempre in voga nella cosiddetta seconda repubblica, offre ai partiti politici lo strumento del condizionamento della coalizione. In parole povere gli eletti del centro-destra dovrebbero governare per i cinque anni del mandato elettorale. Questo nell’immaginario collettivo della gente, di quella che vota per delegare i propri legittimi interessi ai rappresentanti. Una volta eletti, per l’appunto, dovrebbero pensare solo a governare nell’interesse della gente, almeno di quella per la quale sono stati eletti a dai quali sono stati votati per convinzione politica. Dovrebbero, per l’appunto, proprio perché il bello viene a seggi chiusi. Nella coalizione vincente inizia la corsa, tra le varie formazioni politiche, per DSle poltrone. Non essendo possibile mettere in discussione quella del primo cittadino, si comincia con le danze degli assessorati e delle varie deleghe. Nulla di preoccupante per Ciaramella, trattandosi , dal punto di vista numerico, di una maggioranza sempre più numerosa. Ma il vero nodo, come dicevo in apertura, non è tanto quantitativo quanto invece politico. Tale situazione la dice lunga sulla difficoltà del Sindaco di comporre una soluzione ingestibile e che si fa sempre più complicata. Staremo a vedere, ma questa volta la vittoria della destra è il risultato di operazioni a dir poco scorrette se cominciamo dal boicottaggio alle Primarie del centro-sinistra alla campagna elettorale spietata e senza contenuti, solo nel segno della conquista del voto ad ogni costo. Insomma le condizioni in cui si trova Ciaramella sono già di estrema precarietà, anche avendo a disposizione la grande maggioranza dei consiglieri comunali, e tale situazione non può che farci vedere dinanzi a noi un periodo di non governo e quindi di abbandono della città, già con un rischio palpabile di crisi formali che il grande mediatore Ciaramella già si sta prefigurando e cercando i modi per reggerne i colpi. Speriamo che, se tale situazione di crisi prenderà forma e valenza formale in consiglio, il Sindaco ne prenda velocemente atto e ridia al popolo di Aversa la parola, senza trascinarci in agonie svilenti e snervanti, che porteranno definitivamente all’abbandono più totale dei cittadini aversani”.

Il Segretario DS – Aversa
Francesco Del Franco

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