Rione Marco Polo, un serpente in casa

di Antonio Taglialatela

un serpente in casaTEVEROLA. Che effetto fa ritrovarsi un serpente in casa, soprattutto quando non si vive in Africa e quindi non ci si è abituati? Una domanda a cui può rispondere la famiglia Di Santo di Teverola, residente nella quinta traversa di via Marco Polo, che ieri ha trovato all’interno della sua abitazione un inaspettato quanto sgradito ospite.

Si trattava di un serpente, lungo circa un metro e mezzo, che cercava di insinuarsi fra le stanze dell’appartamento. Fortunatamente in famiglia c’era qualcuno, Enzo, che, armato di buon coraggio, ha rifilato una sprangata al viscido animale, stordendolo, e l’ha infilato in una busta. Ma da dove era uscito fuori? A spiegarcelo è lo stesso Enzo Di Santo: “Dinanzi alla nostra abitazione è situato un terreno che qualche tempo fa il Comune ha acquisito da un privato. Da allora quello stesso terreno è abbandonato, in preda ad erbacce ed animali di ogni specie che, come si è visto, a volte cercano di entrare nelle case, soprattutto per l’odore del cibo”. Di Santo ci dice, inoltre, che non si tratta del primo episodio: “Sempre nei giorni scorsi un mio vicino di casa mi ha detto che aveva visto un altro serpente arrampicarsi sulla canna fumaria della sua abitazione”. “E poi – continua il cittadino – non dimentichiamo che, oltre ai serpenti, quel terreno è regno di erbacce che portano allergie e insetti che possono recare gravi infezioni”. Uno scenario senza dubbio degradante, quello con cui sono costretti a convivere quotidianamente i residenti della zona. E l’amministrazione comunale? Finora non è mai intervenuta per ovviare al problema, nonostante più volte i residenti abbiano manifestato gli enormi disagi legati non solo alla grave situazione igienico-sanitaria ma anche alla loro incolumità. Chi sarebbe responsabile, infatti, se uno di quei serpenti mordesse una persona? Addirittura, per sollecitare l’amministrazione, nella stessa mattinata di lunedì, Di Santo si è recato presso la casa comunale con la busta che conteneva il serpente, facendolo vedere ad alcuni amministratori. Questi ultimi hanno detto che si sarebbero interessati immediatamente del problema. E’ successo? “Nessuno si è fatto vivo, – ha risposto Di Santo – li abbiamo aspettati per tutto il pomeriggio nella speranza che venissero a verificare la gravità della situazione e prendere i dovuti provvedimenti, ma niente”. Dinanzi a tale disinteressamento, i residenti hanno annunciato ieri una raccolta di firme per sottoscrivere una petizione che sarà presentata al sindaco e all’amministrazione, nonché al comando dei vigili urbani, all’Asl competente, ai Carabinieri e alla Prefettura di Caserta. “Non possiamo continuare a vivere in queste condizioni, noi siamo cittadini che pagano regolarmente le tasse e, in quanto tali, pretendiamo di abitare in un contesto civile e non da terzo mondo”, hanno detto.

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