Gli muore il fratello, Comune lo avvisa dopo i funerali

di Antonio Taglialatela

via CavourTEVEROLA. Muore il fratello ma lo viene a sapere soltanto il giorno dopo, fuori ad un bar, quando i funerali già erano stati celebrati. Incredibile ma vera la vicenda del signor Antonino Astarita, 84 anni, originario di Sorrento e residente da trent’anni a Teverola nel rione San Francesco.

L’anziano di recente aveva cambiato il numero telefonico della sua abitazione senza ancora comunicarlo ai parenti sorrentini. Suo fratello Cesare, purtroppo, veniva a mancare martedì scorso. I familiari cercavano di contattare Antonino a Teverola, ma purtroppo quel numero telefonico che avevano risultava disattivato. Così, gli stessi si rivolgevano alla locale stazione dei Carabinieri di Sorrento, chiedendo di comunicare il decesso al Comune di Teverola che, a sua volta, avrebbe avvertito il signor Astarita. I carabinieri, quindi, contattavano il Comune che, però, per motivi sconosciuti, non avvisava l’anziano. Intanto, nel primo pomeriggio di mercoledì, i funerali venivano celebrati a Sorrento e l’uomo portato in cimitero. Al danno, poi, si aggiungeva la beffa, in quanto il signor Astarita veniva avvisato della morte del fratello, nel pomeriggio di mercoledì, alle 17, ossia poche ore dopo le esequie, fuori al bar antistante la casa comunale. Un impiegato comunale, infatti, quasi come se fosse, appunto, un mero “fatto da bar”, gli si è avvicinato e gli ha detto: “Sai è morto tuo fratello, ieri ci hanno chiamato per dirtelo”. A quel punto il povero Antonino, dopo qualche secondo trascorso nell’incredulità, si è sentito mancare e ha chiesto, invano, spiegazioni sulla gravissima dimenticanza da parte del Comune. “Non mi hanno fatto vedere per l’ultima volta mio fratello prima che lo portassero al cimitero e questo a causa di una negligenza del Comune. Cosa volete che vi dica? Solo che resterò triste per il resto dei miei giorni”. Queste le parole di Astarita, al quale hanno espresso massima solidarietà i consiglieri comunali Francesco Caputo, Nicola Caputo e Renato Cocchiaro che, nel comunicarci e condannare fermamente l’episodio, hanno annunciato: “Faremo luce su questa vergognosa vicenda”.

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