Veltroni si appresta a diventare leader del Pd

di Redazione

Walter VeltroniROMA. Mercoledì sarà il giorno di Walter Veltroni. Il sindaco di Roma scioglierà le riserve e comunicherà la sua decisione in merito all’assunzione della guida del Partito Democratico.

“E’ un momento importante della mia vita politica e personale. – ha dichiarato – Spero che possa essere un momento importante per il Paese e per tutti noi, che finalmente vediamo coronato il sogno del nascente Partito Democratico, quali che siano le scelte che si faranno”. E ha concluso: “Queste sono quelle cose per le quali bisogna soprattutto colloquiare con se stessi, con la propria coscienza e poi sentire le opinioni di persone che si stimano”. Intanto, Veltroni prepara il terreno per la sua scesa in campo avviando una serie di colloqui con i protagonisti del futuro partito. Al capogruppo dell’Ulivo alla Camera Dario Franceschini avrebbe chiesto la disponibilità di diventare suo vice; ad Angela Finocchiaro, capogruppo dell’Ulivo al Senato, avrebbe proposto di far parte della squadra sul fronte istituzioni e condizione femminile, fin da subito, in questi mesi che mancano al 14 ottobre. Manifestazioni di stima da parte del leader della Margherita Francesco Rutelli, che dichiara: “Sono contento, ho una buonissima opinione di lui abbiamo tante cose in comune e reputo che la candidatura di Veltroni a segretario del Pd sia un’ottima idea”. Consensi anche da parte dei Ds che sembrano schierati in maniera compatta per sostenere la candidatura di Francesco Rutelli concorde su leadership di VeltroniVeltroni. Fonti diessine, però, parlano di un certo malcontento tra le fila dei dalemiani. Il ministro dello Sviluppo Economico Bersani infatti starebbe ancora valutando la possibilità di candidarsi, anche se per ora si limita a dichiarare che “se per dare un contributo al Pd è necessario candidarsi alla guida, bene. Se non è necessario, meglio. Vediamo gli sviluppi dei prossimi giorni”. La sinistra radicale, invece, è pronta ad accogliere con favore la leadership del sindaco di Roma, ma guai a pensare che il segretario del Pd sia automaticamente il futuro leader della coalizione. E, ovviamente, i sondaggisti iniziano a pronunciarsi sulle potenzialità elettorali del sindaco di Roma. “E’ sicuramente il più popolare tra la gente, con lui qualunque obiettivo è possibile, anche il 40%. Ma tutto dipenderà dalla campagna elettorale” , sostiene Renato Mannheimer, direttore dell’Istituto di Studi sulla Pubblica Opinione intervistato da Affari Italiani. Positivo anche il parere di Nicola Piepoli: “Lo vedo bene, ora il partito è tra il 26-28%, ma con lui può arrivare al 40%. Veltroni garantisce di sicuro 4 punti di più se c’è, mentre senza di lui ce ne sono almeno 4 in meno”. Secondo Roberto Weber, presidente della Swg, “Veltroni cambia partita e può far rivincere il centrosinistra conquistando il 35% della preferenze”. Chi, invece, pensa che il sindaco di Roma da solo non basti è il politologo esperto di flussi elettorali Carlo Buttaroni: “Il sindaco di Roma piace, incontra il favore del pubblico, ma il consenso elettorale poi dipenderà dal processo con cui si arriva al Partito democratico. Quindi è eccessivo pensare che Veltroni sia il salvatore”.

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