Spedizione “punitiva” al concerto rock

di Redazione

PoliziaROMA. Hanno caricato al grido di «Duce, Duce», con maglie nere, i volti coperti da caschi integrali e armati di mazze ferrate su 400-500 persone che avevano finito di assistere ad un concerto. Bilancio due spettatori feriti, uno operato per le coltellate subite, un carabiniere anche lui ferito, due auto dell’Arma danneggiate.

È successo l’altra notte a Roma a Villa Ada, un parco pubblico dove aveva suonato la Banda Bassotti, una band della sinistra antagonista romana. Ora gli ambienti dell’estrema destra della Capitale sono sotto esame dai carabinieri. A ricostruire le fasi immediate l’aggressione, avvenuta intorno all’una, è stata l’Arci Roma, organizzatrice della manifestazione. I suoi responsabili hanno raccontato ai carabinieri della compagnia Parioli di essere stati «oggetto di una rappresaglia Camicie Neredi matrice fascista», di una vera e propria «carica militare». Il gruppo musicale aveva da poco terminato il concerto e i musicisti erano già quasi tutti sul pullman che li avrebbe riportati a casa. A quanto raccontato agli investigatori, il gruppo aveva già subito in passato contestazioni politiche. E sono stati proprio i musicisti ad avvertire gli organizzatori dell’Arci che nei pressi dell’ingresso principale di Villa Ada stava arrivando il gruppo di persone armate. Grazie all’avvertimento, anche se il deflusso del concerto era ormai quasi alla fine, gli organizzatori dell’evento si sono “barricati” tra il laghetto e l’uscita principale, chiudendo l’unica via di accesso con un cancello. Gli aggressori a quel punto hanno lanciato tre petardi tra la folla seminando il terrore. All’arrivo dei carabinieri e della polizia, avvertiti nel frattempo, nel fuggi fuggi generale ci sono stati momenti di confusione e alcuni spettatori del concerto sono stati fermati dalle forze dell’ordine. Per questo motivo è cominciata una fitta sassaiola sulle auto dei carabinieri e della polizia terminata nel giro di pochi secondi. Per questo episodio ci sono due fermati, due persone appartenenti a centri sociali della Capitale, che dovranno rispondere di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. I due ragazzi feriti invece dal gruppo di estrema destra sono stati aggrediti fuori da Villa Ada, in via Salaria con le tecniche, ha definito un investigatore, tipiche da stadio. Immediate le ricerche dei carabinieri per individuare il gruppo di aggressori. Per questo motivo controlli e verifiche sono stati fatti sia nell’immediatezza di quanto avvenuto a Villa Ada sia in giornata, soprattutto nei luoghi tipicamente di ritrovo di gruppi dell’estrema destra capitolina. Subito in mattinata le reazioni di sdegno. A cominciare dal sindaco Walter Veltroni e a seguire da tutti gli schieramenti politici. Veltroni, che ha visitato in ospedale il ferito, un geologo di 40 anni, ha detto che «qualcuno vuol far ripiombare il Paese in un clima di violenza e di sangue». Il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo ha detto che «bisogna isolare i violenti», il presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra, ha parlato di «violenze intollerabili». Anche An ha condannato l’aggressione. Il deputato e presidente della federazione romana del partito Gianni Alemanno ha detto che l’episodio «è preoccupante» e «rischia di rinnescare una spirale di violenza tra i giovani». Il deputato di Fi Francesco Giro ha espresso «ferma condanna».

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