L”aria è malata, allarme nelle aree urbane

di Redazione

Operai impegnati nella rimozione di amiantoROMA. La ‘Relazione sullo stato delle conoscenze in tema di ambiente e salute nelle aree ad alto rischio in Italia’, come contributo ai lavori della VIII Commissione permanente Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati, …

…nell’ambito della ‘Indagine conoscitiva sulla valutazione delle conseguenze ambientali provocate dall’inquinamento urbano, dallo smaltimento dei rifiuti e dalle aree ad alto rischio’, ha evidenziato uno scenario inquietante. In Italia sono presenti migliaia di siti inquinati: 54 Siti di interesse nazionale per le bonifiche (SIN); circa 6.000 Siti di interesse regionale per le bonifiche (SIR); 58 siti con elevata contaminazione da amianto e 1.550 siti minerari quasi tutti dimessi. La dimensione del problema è dunque consistente, considerando oltretutto che dagli studi effettuati in molte aree appare chiara la relazione tra inquinamento e aumento Ermete Realaccidella mortalità e di alcune malattie tumorali, croniche o acute. Come segnalato da un recente studio dell’Organizzazione mondiale della Sanità, l’inquinamento atmosferico nelle aree urbane interessa circa 9 milioni di italiani, circa il 16% della popolazione residente nelle 13 città di maggiori dimensioni, dove una media di 8.220 morti l’anno, tra il 2002 e il 2004, è da attribuirsi agli effetti a lungo termine delle concentrazioni di PM10 superiori ai 20 ¼g/m3. In 27 dei 54 siti di interesse nazionale per le bonifiche, il CNR svolge – tramite 16 Istituti – attività di ricerca sulle tecniche di monitoraggio ambientale, sui metodi e strumenti innovativi per le bonifiche dei siti inquinati, sulla valutazione dello stato di salute delle popolazioni, ed ha individuato in un gruppo di 32 Comuni a maggior rischio una correlazione con i dati di mortalità e di prevalenza di malformazioni congenite nei nati. “I risultati presentati dal CNR – ha commentato Ermete Realacci dei Verdi, presidente della VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati – saranno uno strumento di estrema importanza nell’indagine che la Commissione che presiedo sta realizzando sulle conseguenze sanitarie nelle aree ad alto rischio ambientale. Non è un caso che questi dati siano stati presentati nella giornata mondiale per l’ambiente. Per affrontare le grandi sfide che abbiamo davanti a cominciare da quella dei mutamenti climatici, senza tralasciare le pesanti eredità ambientali lasciate dal passato”.

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