Intrecci Massoneria-Politica, nuova inchiesta di Woodcock

di Antonio Taglialatela

il pm WoodcockPOTENZA. Dal cilindro del pm di Potenza Henry John Woodcock esce un’altra inchiesta destinata a diventare l’ennesimo scandalo italiano. Già battezzata, “Massonopoli”, riguarda una inquietante commistione tra massoneria, affari, politica e apparati pubblici, e vede al momento 24 indagati in tutta Italia.

massoneriaIeri, la Digos, assieme alla squadra mobile di Potenza, ha perquisito abitazioni, studi e locali riconducibili ai soggetti indagati, 15 tra Livorno e Isola d’Elba, gli altri 9 tra Basilicata e Calabria, secondo quanto affermano fonti investigative. Circolano anche nomi e cognomi. A Livorno sono stati perquisiti gli uffici di Pier Di Francesco, segretario amministrativo dell’Udc di Livorno, raggiunto da un’avviso di garanzia assieme allo zio Giampiero Del Gamba, ex segretario della Dc e ora dirigente dell’Udc a Livorno, e Mauro Lazzeri, responsabile tesseramento del partito. Lo stesso Di Francesco ha però chiarito che i locali perquisiti non riguardano il partito. A Potenza, invece, sequestrati documenti, agende e computer dalla sede della loggia massonica “Giuseppe Colorano 19”. Perquisizioni anche a Scalea, provincia di Cosenza, in un’altra sede massonica “Oriente”. L’inchiesta di Woodcock è partita dalla scoperta, nel 2005, dell’esistenza di una loggia in Basilicata, su segnalazione del faccendiere Massimo Pizza, arrestato a Potenza nell’ambito di “Somaliagate”, un presunto giro di truffe e traffici in Africa, per poi estendersi in tutta Italia arrivando coinvolgendo personaggi della P2, organizzazione che negli anni ’70 faceva capo a Licio Gelli. Secondo le rivelazioni di Pizza, questa loggia sarebbe in rapporti con la criminalità organizzata calabrese e con livelli istituzionali altissimi. Ad essa apparterrebbe diversi politici lucani, dei quali lo stesso Pizza non ha voluto fare i nomi. Woodcock aveva chiesto la scorsa settimana gli elenchi degli affiliati alla massoneria legale alle Prefetture italiane, ma senza esito. Per il pm di Potenza esisterebbe un’organizzazione oscura che, attraverso legami di natura massonica, avrebbe potere sulla gestione di appalti, concessioni e risorse pubbliche. Intanto, la principale organizzazione massonica italiana, il “Grande Oriente d’Italia” di Palazzo Giustiniani, tiene a precisare che l’inchiesta non riguarda i propri associati.

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