Caso Visco, Berlusconi invoca intervento di Napolitano

di Antonio Taglialatela

Silvio BerlusconiROMA. All’indomani della decisione del viceministro Visco di rimettere la delega sulla Guardia di Finanza, dopo lo scandalo delle pressioni sui generali che lo vede coinvolto, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi annuncia che si rivolgerà al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, confidando nella sua attenzione.

Napolitano-Prodi

Berlusconi, già la scorsa settimana, nel commentare a caldo i verbali del pubblicati da “Il Giornale” dell’ormai ex comandante generale della GdF, Roberto Speciale (ieri nominato alla Corte dei Conti), aveva detto che “è molto grave la situazione a cui stiamo assistendo. Cosa sarebbe successo se il nostro governo avesse invitato in modo arrogante e prepotente il capo della Guardia di Finanza ad allontanare non uno ma quattro alti funzionari che stavano compiendo un’indagine su Fininvest? Credo che avremo avuto la gente in piazza e ci avrebbero cacciato a furor di popolo”. Ed oggi, ai giornalisti, ha riferito: “Andremo da Napolitano, dobbiamo concordarlo tra i leader del blocco liberale. Ma credo che andremo dal capo dello Stato per fargli presente la situazione e confidando nella sua attenzione”. Non è mancato un duro attacco al governo: “Il signor Prodi – ha affermato Berlusconi – come sempre, fa finta di nulla e usa battute che hanno del comico per situazioni che sono, invece, molto gravi”. A commentare il caso anche lo stesso presidente del Consiglio Romano Prodi: “Il Consiglio dei ministri ha preso la decisione che doveva prendere. Visco ha dato prova di senso dello Stato, rimettendo le deleghe nell’attesa che si faccia chiarezza. La tensione era arrivata a un punto tale da non permettere gestione serena della Guardia di Finanza e Visco si è tirato indietro”. Sul trasferimento del generale Speciale alla Corte dei Conti, il premier ha sottolineato: “La Corte dei conti non è un potere identico o equivalente alla Guardia di Finanza, ma è l’offerta di un ruolo di servizio che può ancora ricoprire”. Per il premier ora “la maggioranza è certamente più forte. Tutti hanno approvato quello che abbiamo fatto” e, pertanto, non c’è motivo di svolgere il dibattito in Senato, che era previsto per mercoledì, con all’ordine del giorno le mozioni di sfiducia a Visco dell’opposizione e dell’Italia dei Valori, poi ritirata dal partito di Di Pietro dopo le decisioni assunte ieri dal Consiglio dei Ministri. Intanto, il presidente della Repubblica Napolitano, in una nota, ritiene “improprio” un coinvolgimento della sua figura istituzionale in una questione che riguarda il governo, nella sfera delle sue esclusive competenze e attribuzioni.

Sull’argomento leggi anche:

Il Giornale accusa Visco di pressioni sulla GdF(23.05.07)

Altri tre generali della GdF accusano Visco(24.05.07)

La Procura di Roma apre un fascicolo su Visco(25.05.07)

Visco rimette la delega sulla GdF, Specialesostituito(02.06.07)

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