Caldo, malattie, desertificazione. Scenario inquietante per l”Italia

di Redazione

clima roventeL’Italia è stretta nella morsa del caldo e i dati possono già far prevedere un’estate bollente. Probabile replica della terribile stagione 2003, in cui si registravano molti morti soprattutto tra gli anziani.

SiccitàLe conclusioni del rapporto speciale Salute e Ambiente della regione europea, per conto dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici (Apat), hanno evidenziato come i cambiamenti climatici fanno male alla salute. Più morti per ondate di calore e inondazioni, nuove malattie portate da insetti, acqua e cibo, e allergie prolungate da polline nel presente e nel futuro dell’Italia. Per ogni grado di aumento della temperatura si calcola una media del 3% di aumento della mortalità. E non solo. L’inquinamento da ozono, importante causa di malattie respiratorie, cresce proprio con il caldo. La popolazione, poi, è sempre più esposta a inondazioni e frane, con l’aumento di morti e disabilità. Per ogni grado di aumento di temperatura la mortalità aumenterà del 3%, che corrisponde in una grande città come Roma a 1-2 morti in più al giorno. Inoltre, lo stesso rapporto ha sottolineato che il 52% della superficie nazionale è a rischio desertificazione. Le sette regioni maggiormente colpite sono la Basilicata, la Calabria, la Campania, il Molise, la Puglia, la Sardegna e la Sicilia.

Queste hanno già hanno stanziato più di 6,6 miliardi di euro per piani anti-siccità nell’ambito delle risorse comunitarie di sostegno. In particolare, per quanto riguarda gli oltre 6,6 miliardi destinati alle regioni a maggior rischio, i piani anti-desertificazione riguardano cinque capitoli di intervento: protezione del suolo; gestione sostenibile delle risorse idriche; riduzione dell’impatto delle attività produttive; riequilibrio del territorio; misure trasversali. In cima alla lista del rischio desertificazione oltre alle regioni citate ci sono anche aree importanti della Pianura Padana, minacciata dall’impatto dell’agricoltura usa e getta; della Liguria, percorsa dagli incendi; del Piemonte, colpito da episodi prolungati di siccità. Questo è lo scenario nazionale in attesa della Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici indetta per il 12 e 13 settembre nella sede Fao a Roma.

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