Aerospazio, sinergia tra Campania e Piemonte

di Redazione

Aereo senza pilotaNAPOLI. Aerei senza pilota, motori a basso impatto ambientale e tecnologie per l’esplorazione spaziale: sono i tre progetti sui quali si svilupperanno le prime collaborazioni tra imprese aerospaziali campane e piemontesi che sono oggi parte del più importante distretto interregionale dell’aerospazio.

Gli assessori alle attività produttive e della ricerca della Regione Campania e della Regione Piemonte hanno siglato un’intesa sul settore aerospaziale proponendosi l’obiettivo di un distretto industriale interregionale. Il documento segue quello firmato qualche mese addietro tra le istituzioni campane e quelle pugliesi. L’aerospazio e difesa è uno dei pochi comparti dell’hi tech rimasti in Italia ed è uno dei pochi in grado di produrre innovazione e generare travaso di tecnologia verso altre aree industriali. I due governi regionali hanno preso atto che le aziende del settore operano in un mercato internazionale molto competitivo che sta attraversando una lunga fase espansiva nell’ambito del quale la grande impresa italiana, sebbene sottodimensionata rispetto ai players mondiali, è in condizione di intercettarne le opportunità perché posizionata in primissimo piano in alcuni importanti segmenti di mercato. Gli assessori con l’intesa sottoscritta si fanno carico di un programma a supporto dell’innovazione con progetti di ricerca & sviluppo per nuovi prodotti, tecnologie e processi e prevedono di attivare politiche di sostegno alle imprese per elevarne il livello di competitività finalizzando piani di formazione aerospazioprofessionale e strumenti di finanza di progetto per facilitare alle PMI l’accesso al credito. Con quest’accordo i due governi regionali coprono il vistoso buco che il ministro Pierluigi Bersani ha lasciato aperto nel piano Industria 2015 recepito dall’ultima finanziaria che tra i comparti fondamentali per un programma di sostegno all’innovazione tecnologica dell’industria italiana ha tralasciato d’indicare tra quelli prioritari il settore aerospazio. Le regioni Campania e Piemonte sono i territori del Paese dove si concentrano le più significative preesistenze industriali, le strutture universitarie e della ricerca del settore aerospaziale. I distretti delle due regioni, insieme, raccolgono il 36 per cento del totale d’imprese italiane dell’industria aerospaziale, circa 1400, occupano oltre 20mila addetti e fatturano circa 2,8 miliardi d’euro l’anno. La decisione politica d’istituire un Comitato interregionale d’indirizzo strategico e un altro Tecnico Operativo potrebbe favorire l’effettiva attuazione delle linee strategiche da definire per il nuovo distretto interregionale aerospaziale e consentirebbe di rivedere le relazioni istituzionali che hanno caratterizzato i rapporti tra le grandi aziende di Finmeccanica e la componente pubblica. Alenia Aeronautica è una holding che opera in uno scenario internazionale e nella quale confluiscono molteplici e differenti interessi industriali e politici che ne condizionano le scelte. Il management di Finmeccanica e Alenia Aeronautica nel delicato bilancino con il quale gestiscono la distribuzione del lavoro, tendono ad orientare prevalentemente al meridione le attività manifatturiere evidentemente massimizzando il sostegno pubblico. Dopo la decisione di Finmeccanica di realizzare gli impianti per il B787 a Grottaglie, le istituzioni regionali campane in questi anni hanno atteso investimenti compensativi e hanno speso molta credibilità sui nuovi progetti industriali ipotizzati da Alenia Aeronautica dalla partecipazione al programma Airbus A350xwb e dalla gara JCA dell’acquisizione di esercito e aviazione americana del velivolo italiano C27j. I buoni accordi istituzionali sono necessari ma ad essi occorre far seguire altrettanti buoni accordi industriali che possono garantire la crescita, investimenti e buona occupazione per le nuove generazioni.

Antonio Ferrara

www.dsalenia.it

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