“Action Day”, sciopero europeo per salvare Nokia Siemens

di Redazione

SiemensMARCIANISE. Il timore che alla fine anche la Nokia Siemens di Marcianise possa scomparire dalla scenario industriale di Caserta è concreto.

Infatti in un progetto di ristrutturazione della multinazionale tedesca è previsto la chiusura di due realtà esistenti in Italia: la Nokia-Siemens di Cassino e Marcianise. A rischio sono complessivamente mille posti di lavoro. Per la prima volta viene messa a punto una protesta a cura della Fem (Federazione europea metalmeccanici), che insieme ai sindacati di categoria dei paesi interessati, ha deciso di effettuare oggi una giornata di mobilitazione di tutto il gruppo Nokia-Siemens in Europa. “L’action day” è stata indetta per chiedere che l’azienda ritiri il piano di ristrutturazione presentato unilateralmente e senza una preventiva intesa con i sindacati. La motivazione dello sciopero è il rigetto da parte dei sindacati metalmeccanici europei del taglio del 15% dei posti di lavoro, pari a 9mila licenziamenti, e l’opposizione ad ogni possibile chiusura di stabilimenti nel nostro continente. A Marcianise le modalità dell’astensione del lavoro sono articolate per turno: dalla 14 alle 18 per il primo turno, dalle 20 alle 24 per il secondo e dalle 2 alle 6 per il terzo turno. I sindacati confederati contestano una serie di attività messe in atto sul piano produttivo dall’azienda con l’esternalizzazione delle attività degli stabilimenti di Cassina de’ Pecchi (Milano) e di Marcianise, ovvero alla loro ventilata cessione, e dicono no ai tagli occupazionali. Una precarietà segnalata da Fiom, Fim e Uilm al sottosegretario allo Sviluppo Economico, Alfonso Gianni. “A seguito dell’accordo dello scorso anno con Siemens che prevedeva la messa in mobilità di 300 lavoratori – riferisce la Uil provinciale – avevamo ottenuto l’impegno a non chiudere gli stabilimenti di Marcianise e Cassino. L’arrivo di Nokia ha rimesso in discussione l’intesa. Hanno annunciato di voler tagliare posti in tutto il mondo e quindi ci sono inevitabili ricadute anche in Italia”. I lavoratori interessati a Marcianise e sono circa 250.

di MAURO NEMESIO ROSSI

http://digilander.libero.it/mauronemesio(per ulteriori approfondimenti)

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico