A Capua l”arte di Carmine Capone

di Redazione

Carmine CaponeCAPUA (Caserta). Si terrà domenica 17 giugno, alle ore 11, nella splendida cornice di Palazzo Fazio a Capua, l’inaugurazione della mostra di opere dell’artista Carmine Capone che resterà aperta al pubblico sino al prossimo 30 giugno (orario d’ingresso quotidiano dalle ore 17 alle 21).

L’evento è promosso ed ideato dall’Associazione “Il Colibrì” in collaborazione con la Cooperativa Capuanova e l’Associazione “Uthopia” e si avvale del patrocinio della Regione Campania, Provincia di Caserta, U.N.P.L.I. (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia). Ricco di ospiti e di personalità il programma della mattinata inaugurale che sarà coordinata dal giornalista Elpidio Iorio e prevede la tra gli altri la partecipazione del vicesindaco di Capua, Umberto Botta, del presidente di Capuanova Andrea Vinciguerra, del presidente del comitato UNPLI di Caserta Franco Pezone, del direttore artistico di “PulciNellaMente” Antonio Iavazzo, della presidente de “Il Colibrì” Carmela Barbato, del presidente onorario della Pro Loco di Sant’Arpino Giuseppe Dell’Aversana e del critico d’arte Luigi Fusco. In occasione dell’inaugurazione è stato edito un catalogo a colori con testo critico di Rosario Pinto dal titolo “La ricerca artistica di Carmine Capone”. Con questa mostra, peraltro, parte “TerreModem”, spazio Opera di Caponeall’interno della rassegna “Pulcinellamente” che fornisce opportunità di incontro, confronto e scambio tra Arte, Vita e Cultura. “La scelta di inaugurare il percorso di ‘TerreModem’ con Capone – scrivono nella prefazione al catalogo i responsabili dell’Associazione “Il Colibrì”, promotrice della mostra ed ideatrice di ‘PulciNellaMente’ – non è casuale se si considera che lo stesso dà colore ad un’Arte che è voce libera dell’ispirazione, della creatività, rivelandosi effettivamente come quintessenza dell’interiorità umana. Le sue composizioni, da quelle iniziali a quelle dei nostri giorni sono felici testimonianze di un risultato pittorico – creativo profondamente ricercato e fortemente voluto e che, a partire da uno stato d’animo, sviluppa immagini emozioni e racconti attraverso la sapiente descrizione del movimento, del segno e del colore. Traspare in esse un desiderio forte di aprirsi all’immensità della vita, da vivere con forte carica emotiva”. “Da queste pulsazioni – è scritto in conclusione – prende largo ‘TerreModem’, ovvero la possibilità di proiettarsi nel futuro attraverso una nuova ‘strada artistica’, uno spazio vivo in cui le nuove generazioni possano formarsi al valore dell’arte e di un impegno etico di ‘devozione alla bellezza’, che sarà loro compito portare avanti. Il nostro spirito ha bisogno di nutrirsi di quell’emozione e quello stupore che solo la bellezza può donare agli uomini e che sono necessari per contrastare i falsi valori della nostra contemporaneità”.

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