Tensione in Ospedale per grave carenza di organico

di Redazione

Pronto SoccorsoAVERSA. Clima decisamente “rovente” al pronto soccorso del presidio ospedaliero “San Giuseppe Moscati” di Aversa, e la colpa di sicuro non è del clima afoso. La difficile situazione legata alla carenza di organico si percepisce in maniera palese, e non mancano i momenti di tensione tra personale medico e paramedico.

Il pronto soccorso di Aversa è una delle strutture più difficili dell’intero comparto Asl Ce/2, serve un’utenza giornaliera di quasi 400 persone al giorno, la maggior parte a codice rosso, quindi con una corsia preferenziale ed urgente rispetto agli altri. Nella visita effettuata ieri presso la struttura, abbiamo trovato poche persone disponibili ad un colloquio. Tra queste il dottor Petito, che ha Pronto Soccorsodichiarato: “La situazione legata alla carenza di personale era difficile fino ad un mese fa. Si è poi provveduto ad effettuare il c.d. convenzionamento, cioè ogni giorno si spostano dei medici da altri ospedali, con retribuzione maggiorata, tale metodo garantisce una costante presenza di personale per affrontare le necessità continue del pronto soccorso”. Un’estate tranquilla, dunque, per gli utenti, anche se il numero dei medici in servizio nell’arco delle 24 ore è fermo a tre unità, sembrerebbe poco rispetto ad una affluenza giornaliera così alta. Ma un’opinione sulla vicenda la abbiamo chiesta anche ad un rappresentante dei paramedici, il signor Raffaele Feliciello che, in maniera forse meno diplomatica, ha detto: “Onestamente la situazione qui non è tanto semplice. La carenza di personale infermieristico è notevole. Oggi si trovano in servizio, con una reperibilità di 24 ore su 24, solo quattro unità a fronte delle sei previste. Mi creda, in un pronto soccorso cosi grande siamo davvero pochi. Mentre per i medici il problema è stato in parte risolto con il convenzionamento, per noi questo metodo non è mai stato usato, e ci troviamo in pochi, da quasi 5 anni, a fare un lavoro sovraumano. Stress e situazioni legate al mobbing sono all’ordine del giorno, e sicuramente questo influisce sull’operatività e sul buon funzionamento della struttura. Si opera bene quando gli operatori stanno bene, mi viene da dire”. Fanno eco alle dichiarazioni di Feliciello anche quelle di due operatori socio-sanitari specializzati, Antonio Vassallo e Cesare Abate. “Anche nel nostro comparto le cose non vanno bene, siamo in pochi ed a volte qui la situazione è davvero drammatica. Feriti che arrivano di continuo ed hanno bisogno di assistenza immediata mentre noi magari veniamo impiegati in altro”. Insomma, una difficile situazione per il pronto soccorso aversano.Asl Ce2

In merito alla problematica è intervenuta Antonella Molese, direttrice dell’ospedale Moscati di Aversa. “La carenza di personale medico e paramedico è un male che affligge non solo il presidio aversano ma tutti gli ospedali della Campania e la sanità in generale. Bisogna agire per modificare i parametri stabiliti dalla Regione che limitano l’accesso di personale e soprattutto le nuove assunzioni”, ha dichiarato la direttrice. “In parte – ha continuato – abbiamo risolto il problema grazie alla soluzione del convenzionamento che ci permette giornaliemente di avere a disposizione personale medico proveniente da altri ospedali con la sicurezza di essere sempre operativi anche in caso di malattia o allontanamento dei medici effettivi presso la struttura. Questa è sicuramente una soluzione tampone che però durerà solo per due mesi. Subito dopo l’estate – ha concludo Molese – risolveremo questo importante quanto oneroso problema applicando misure più corrette per la tutela della salute degli utenti”.

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