De Rosa (PdCi): “A proposito di GeoEco”

di Redazione

Luca De RosaAVERSA. L’onorevole Jacazzi ha in queste ore giustamente invocato l’intervento del Prefetto sulle scottanti vicende del GeoEco. Il sindaco Ciaramella conferma l’allarme e le accuse lanciate da Jacazzi indicando esplicitamente come necessaria la riduzione del CdA a soli tre membri.

Nicola Golia resiste sulla sua poltrona di presidente e farfuglia che si, vedremo, faremo, diremo, se non dieci, sette, forse. Nel frattempo gira nella sua auto blu per andare da Aversa a Teverola e percepisce la sua indennità da migliaia di euro mensili. E’ un dato oggettivo che il GeoEco è un fallimento su tutti i fronti: la raccolta differenziata è a percentuali praticamente inesistenti; molti dipendenti continuano ad essere stagionali e precari; il bilancio è un pozzo senza fondo di cui non è dato neanche sapere l’esatta entità della voragine; le prebende per Cda, consulenze, dirigenti sono a livelli degni, se non superiori, di una azienda come la FIAT; la gestione complessiva risponde in ogni suo aspetto alla sola logica della clientela. Nel settore dei rifiuti siamo sicuramente in un quadro regionale di crisi drammatica. Da tale crisi si esce sicuramente con una assunzione di responsabilità ampia e generale. Ma ancor più sicuramente se ne esce se tutti i soggetti coinvolti trovano la strada giusta, a partire dai territori: non è possibile che i cittadini di Aversa e dell’agro intero paghino cifre enormi, spropositate, per la tassa dei rifiuti e che le strade GeoEcorimangano lo stesso inondate di “monnezza”, con interi quartieri che per settimane non vengono neanche spazzati. Il GeoEco è un carrozzone politico e clientelare che sta costando troppo alla comunità, sia in termini economici, che di salute. Eppure dieci anni fa da Assessore all’ambiente diedi vita al percorso amministrativo per la costituzione di una società mista per la gestione dei servizi ambientali. Si arrivò alla individuazione del partner industriale privato, si doveva passare alla sola fase costitutiva e di avvio delle attività. Il partner individuato era ed è un’azienda di straordinaria efficienza e di chiara fama e prestigio nazionale (per i curiosi, www.gesenu.it). Ancor oggi gestisce raccolta, smaltimento e servizi ambientali con grande capacità tecnologica ed industriale in quelle parti del nostro paese che amiamo apprezzare quando da turisti ne ammiriamo la pulizia e il il sindaco di Aversa Domenico Ciaramelladecoro. All’epoca molti, quasi tutti, da sinistra e da destra, decisero di mandare all’aria quella soluzione e di affidare il tutto nelle mani del GeoEco. Si inventarono fantasiose analisi economiche, si lanciarono accuse striscianti, si fece tutto ciò che era necessario, forse anche di più, per buttare all’aria quel serio progetto industriale per poter infine affidare i servizi di igiene urbana alla GeoEco (peraltro senza mai procedere a gara, ma sempre con affidamenti diretti e proroghe). La realtà dopo dieci anni presenta oggi il conto, amaro e salatissimo, per quella scelta sciagurata: in questo anni il GeoEco è stato solo luogo di spartizione politica e clientelare, ha fatto lievitare i costi in modo spropositato, non ha prodotto alcun miglioramento nei servizi, anzi è riuscito a far ritornare Aversa nella situazione dell’inizio degli anni 90. Bisogna con serietà e pazienza riprendere il percorso che è stato interrotto irresponsabilmente per dieci anni. Occorrono innanzitutto due cose: la prima è che la politica tolga le mani dalla gestione; la seconda è che la gestione venga affidata a chi ha le competenze industriali, tecnologiche e finanziarie adeguate. Ho dei dubbi però che gli stessi politici che in questi dieci anni hanno prodotto il disastro GeoEco, sappiano ora riconoscere l’errore e, soprattutto, superarlo.

Luca De Rosa
Segretario PdCi – Aversa

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