Arduino: “Ora a nessun politico importa più del Moscati?”

di Antonio Arduino

 AVERSA. Dopo le elezioni tutti a casa, a curare ciascuno il proprio orticello, sponsorizzando questo o quel candidato per un posto in giunta o un incarico di consulenza pagato fior di quattrini. E’ questo il modo di fare dei politici aversani che in piena campagna elettorale hanno trasformato l’ospedale cittadino in palcoscenico per spot elettorali.

Giuseppe SaglioccoCosì, a pochi giorni dal voto, prima Forza Italia con il consigliere regionale Sagliocco, poi Rifondazione Comunista con il senatore Sodano (Rc) e il PdCi con il deputato De Angelis, hanno fatto a gara per segnalarne le inefficienze facendosi seguire da equipe giornalistiche (autorizzate?) per apparire sui media. Chiuso il sipario, contate le schede, chi se ne frega degli scarafaggi avvistati in pediatria (che oggi sicuramente non ci sono più) o della mancanza di barelle al pronto soccorso, segnalata pochissimi giorni fa proprio dagli infermieri di quel servizio, o della carenza di personale che impedisce l’apertura del nuovo reparto di ostetricia e ginecologia, un nuovo fiore all’occhiello del nosocomio, pronto all’uso da fine novembre ma ancora chiuso a doppia mandata per medici e pazienti. Per non parlare delle aggressioni subite dal personale – medici, paramedici e persino vigilantes – da parte di pazienti e visitatori che, a torto o ragione, si sentono trascurati e rimandati al mittente quando chiedono l’assistenza dovuta. A elezioni concluse tutto è stato dimenticato. E sono state messe da parte anche le buone intenzioni, come quelle espresse da Titti Il senatore Tommaso SodanoBecchimanzi, candidata da An al consiglio comunale, che si proponeva – se eletta – di tutelare il rispetto dell’articolo 32 della Costituzione Italiana che garantisce il diritto all’assistenza. La Becchimanzi non ce l’ha fatta è l’articolo 32 continuerà ad essere un dei diritti dei cittadini garantiti solo in teoria dalla Costituzione della Repubblica. Giuliano, Coronella, Sagliocco, Caputo, per ricordare alcuni dei politici rappresentanti il territorio che si sono espressi sulla gestione della sanità nell’Asl Ce2, lo hanno fatto con puntualità impressionante in prossimità di tornate elettorali, ma lo hanno fatto solo in quelle occasioni, ripetendo uno spot che fa il botto ma non fa vittime. Anche se ad essere precisi di vittime ne fa, non tra politici e amministratori ma solo tra gli elettori-utenti del nosocomio e, aggiungerei, tra il personale sanitario che rischiano, rispettivamente, la pelle e la credibilità professionale ad ogni intervento fatto in “emergenza” per carenza di uomini, mezzi o di entrambe le cose. Ma a elezioni concluse tutto è dimenticato, la sanità nell’Asl Ce2 funziona al bacio….di Giuda.

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