Ad Aversa il caldo torrido provoca le prime conseguenze

di Redazione

caldo torridoAVERSA. Non c’è che dire, dopo un inverno non certo freddo un’altra estate davvero rovente. La città normanna boccheggia, chiusa in una cappa di calore terribile, e la situazione, previsioni alla mano, non migliorerà nei prossimi giorni.

Ieri la colonnina di mercurio ha sfiorato i 36 gradi ed oggi la situazione è quanto meno similare 34/36 gradi con un tasso di umidità del 70%. Tanto calore che ha fatto già registrare diversi episodio poco piacevoli. Come quello dei coniugi Florinda e Gennaro Tirozzi, residenti nell’area del Borgo, colti da malore mentre erano intenti a far spese in un supermercato poco distante dalla loro abitazione. Soccorsi dai passanti sono stati accolti in un locale climatizzato, rifiutando di essere trasportati all’ospedale Moscati per accertamenti. Una bibita fresca ha aiutato i coniugi Tirozzi a sentirsi meglio, ma la paura è stata tanta. anziani a rischio per l'afa di questi giorni“Siamo in allerta già da qualche giorno per contrastare il fenomeno. – ha dichiarato Ciro Nugnes, responsabile della Protezione Civile – Lo scorso anno la situazione è stata abbastanza tranquilla e speriamo poter dire lo stesso anche quest’anno. Per qualsiasi necessità il nostro numero è 081/8113030”. Sull’argomento è intervenuta anche Angela Molese, direttrice del presidio medico Moscati di Aversa che ha dato alcuni consigli pratici su come affrontare la calura di questi giorni. Le ondate di caldo eccezionale possono causare notevoli problemi di salute alle fasce più vulnerabili della popolazione, come gli anziani, specialmente di età superiore ai 75 anni, e bambini di età inferiore ai 4. “Non uscire di casa nelle ore più calde della giornata. – ha consigliato la dottoressa Molese – Bere molto, sciogliendo in un litro d’acqua un pizzico di sale, per reintegrare i sali minerali persi durante l’eccessiva sudorazione. Evitare i colpi di sole, coprendo la testa con cappelli o similari, e stare attenti anche ai colpi di calore provocati, ad esempio, dalla prolungata sosta in auto. Mangiare molta frutta e verdura e ripararsi anche in ambienti climatizzati”.

dal Corriere di Caserta (di Ida Iorio)

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