Alla Casa delle Arti presentato il libro della Longobardi

di Redazione

Casa delle Arti di SuccivoSUCCIVO. Sabato 26 maggio, alle ore 18, presso la ‘Casa delle Arti’ di Succivo, è stato presentato ‘Anagrammi’ di Maria Rosaria Longobardi (Ed. Istituto Italiano di Cultura). Relatori: Anna Bruno, Claudio Perillo, Giuseppe Bianco. La serata è stata allietata dalle musiche del maestro Tommaso Luongo.

ANAGRAMMI

Edizioni dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli

Intervento della Prof. Anna Bruno:

“Anagrammi”? E il pensiero corre immancabilmente all’enigmistica! Un libro che laconicamente s’intitola “Anagrammi” desta non poca curiosità e può facilmente trarre in inganno sul contenuto, ma soddisfa pienamente l’intenzione di lanciare un messaggio intrigante, intriso del fascino di cui l’enigmistica in genere è dotata. Da oggi in poi, grazie al lavoro della nostra Autrice, ognuno dovrà sbirciare tra le pagine per non giungere a conclusioni affrettate. L’Anagramma , dal greco anà “indietro” e gràmma “lettera”, è un gioco di parole basato su un principio di spostamento delle lettere, non propriamente un gioco semplice se si considera che non si tratta solo di diverse combinazioni alfabetiche, come avremo modo di constatare. E la parola si presta al gioco delle parti nelle mani dell’anagrammista: si schierano le lettere, si contrappongono, s’amalgamano, si ricompongono. Sembra un gioco, quello che, come l’anagramma , opera sulla parola, ma quando si tenta di imitare l’Autrice ci si rende conto delle grandi difficoltà che tale intervento frappone ad una soluzione valida ed accettabile. Senza contare l’elemento poetico che trasforma il tutto in una composizione poetica. E bisogna conoscerne tante di parole per padroneggiare un campo così limitato qual è quello su cui si posa l’attenzione dell’Autrice, formato da un nome ed un cognome ,a volte addirittura di poche lettere. E di certo un patrimonio lessicale molto vasto aiuta l’Autrice a portare avanti il suo discorso per appagare quella necessità di rinnovamento fortemente sentita da tutti entro gli spazi del vivere quotidiano e per cui ognuno usa le proprie abilità e capacità per soddisfarla, tendendo all’originalità perché la propria personalità si affermi tra tante contribuendo alla costruzione di un pensiero testimone del tempo che viviamo. È solo un’anagrammista la nostra Autrice, dunque? Niente affatto, e con perizia di analisi lo chiarisce Viviana Cianciulli che ha curato la preziosa prefazione che di per sé basterebbe a delineare i tratti distintivi dell’opera. Nei suoi testi, l’Autrice allarga il significato puramente denotativo a quello connotativo fino alla costruzione di un quadro d’insieme di classica bellezza al quale fa seguire una ricca nota di chiarificazione offrendo così allo stupito lettore gli strumenti atti ad accostarsi alla sua arte. Sono a dir poco strabilianti i risultati a cui perviene in un susseguirsi di “versi”, ognuno diverso dall’altro, ma intimamente legati tra loro dal filo sottile del potere interpretativo dell’Autrice. “Leggere per credere” è il caso di dire perché solo in tal modo si può penetrare la materia ed appassionarsi a quest’arte che cattura e coinvolge all’istante. Immancabilmente ognuno di voi prenderà la penna e proverà ad anagrammare nome e cognome alla ricerca dei segreti in essi celati. E ci sarà di certo una sorpresa per tutti.

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