Arresto Brancaccio, le reazioni politiche

di Redazione

Angelo BrancaccioCASERTA. L’arresto del consigliere regionale campano dei Ds, Angelo Brancaccio, ex sindaco di Orta di Atella (Caserta), ha provocato un terremoto nel centrosinistra della provincia di Caserta, e non solo.

Lorenzo DianaI primi commenti vengono da due autorevoli esponenti casertani della Quercia, il sottosegretario alla pubblica istruzione Gaetano Pascarella e il deputato Lorenzo Diana, membro della commissione antimafia. “Siamo rimasti molto sorpresi – ha dichiarato Pascarella– nell’apprendere tale ntoizia, resta la piena fiducia nel lavoro della magistratura e l’auspicio che Brancaccio possa dimostrare l’estraneità dei fatti”. Un brutto momento per i Ds che ieri, a poche ore dall’arresto dell’ex sindaco di Orta di Atella, hanno deciso di sospenderlo dal partito. “I Ds – ha aggiunto Pascarella – hanno assunto giustamente la decisione di sospendere il consigliere. E’ un momento di difficoltà per tutti noi, ma ora dobbiamo fare squadra affinché una vicenda che ha coinvolto una persone non ci indebolisca. Bisogna lavorare per un partito nuovo in cui la moralità e l’etica siano elementi di riferimento”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’onorevole Diana: “Dinanzi a notizie del genere non si può che esprimere piena fiducia nell’operato della magistratura e auspicare che possa essere fatta chiarezza quanto prima. E’ doverosa la decisione del segretario regionale (Enzo Amendola, ndr) e del segretario provinciale (Ubaldo Greco, ndr) di procedere alla sospensione dal partito di persone sottoposte a misure cautelari”. Anche per Diana occorre “riformare i partiti e Gaetano Pascarellala selezione della classe dirigente per far ritornare la politica più protagonista e garantire il funzionamento delle istituzioni”. Altri commenti vengono dai consiglieri regionali di entrambi gli schieramenti. Nicola Caputo (Udeur): “Sono dispiaciuto e anche convinto della sua estraneità ai fatti, spero che si faccia presto chiarezza. Intanto, esprimo solidarietà a lui e alla sua famiglia”. Nicola Ferraro (Udeur): “Stento a credere a quello che è successo. Ci auguriamo serenamente che la giustizia faccia presto il suo corso, ho fiducia nella magistratura ed esprimo solidarietà al consigliere e alla sua famiglia”. Paolo Romano (Forza Italia): “Finchè non saranno chiari gli estremi della vicenda non potremo intervenire nel merito dell’inchiesta, anche perché troppe volte siamo stati abituati a fare clamore per eventi che si sono rivelati solo bolle di sapone”. Giuseppe Sagliocco (Forza Italia): “Ci rimettiamo al lavoro della giustizia, nella consapevolezza che ognuno è responsabile delle proprie azioni. Lui è stato per me un avversario, ma nel momento della disavventura non mi sento di dire alto. Che sia la legge a decidere e stabilire le responsabilità”. Angelo Polverino (An): “Sono dispiaciuto, nella speranza che possaNicola CaputoGiuseppe Sagliocco essere accertata la sua innocenza”. Massimo Grimaldi (Nuovo Psi): “Sono un garantista sempre e comunque, per natura politica ma anche per tendenza umana. E’ una questione complicata per la quale è necessario non avvelenare il clima, piuttosto lasciare che la magistratura faccia il suo lavoro. Brancaccio è un mio avversario politico ma in questi casi non si può che esprimere massima solidarietà”. Reazioni anche dall’ex presidente della provincia ed oggi europarlamentare di Forza Italia, Riccardo Ventre, della cui amministrazione Brancaccio è per un periodo il ruolo di presidente del consiglio, in qualità di consigliere più anziano dopo l’arresto dell’ex sindaco di San Tammaro Raffaele Scala. “Conservo un ottimo ricordo di Brancaccio – ha detto Ventre – persona leale con cui ho avuto contrapposizioni costanti, ma sempre un rapporto civile e corretto. Mi auguro che la magistratura faccia presto il suo corso”. Intanto, ad Orta di Atella l’attuale diessino sindaco Salvatore Del Prete, attraverso il suo portavoce, ha dichiarato di non voler al momento commentare la vicenda. Le sezioni cittadine di Ds e Margherita si dichiarano “vicino alle famiglie delle persone coinvolte dall’inchiesta”, mentre Rifondazione Comunista, all’opposizione in consiglio comunale, afferma: “Le nostre posizioni sull’amministrazione di Orta di Atella sono note da anni, ma riteniamo che nono si deve confondere il piano politico con l’iniziativa giudiziaria di cui è titolare la magistratura e rispetto alla cui azione nutriamo piena fiducia”. (fonti tratte dal Corriere di Caserta del 09 maggio 2007)

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