Invasione di topi, rischio sanitario nel campo rom

di Redazione

immondizia che abbonda per le stradeCASALUCE. La vicenda allo studio dei commissari prefettizi. Sorveglianza e disinfestazione le priorità ma servono fondi.

romCentinaia di ratti che si muovono indisturbati nelle discariche abusive costituiscono l’ultima sfaccettatura dell’emergenza rifiuti. E suscitano anche forti interrogativi sui rischi igienico-sanitari di una zona dove i controlli e le verifiche ambientali sono sempre più rari. Sotto i riflettori c’è via Piro, località Contrassegno, cornice dell’insediamento Rom, dove vivono circa quaranta persone. I bambini che ogni giorno, tra il pallone o la bicicletta, vengono a contatto con rettili e insetti, sono numerosi. Nella strada che conduce al rione Casalnuovo, fra le zone più popolate di Casaluce e caratterizzate da un più evidente degrado urbano associato a situazioni di indigenza e disagio sociale, si è in pieno allarme igienico-sanitario. Ma la situazione è raccapricciante anche nell’area Popone, dove, oltre agli alloggi in fase di realizzazione, resta ancora un container abitato, residuo della baraccopoli che venne insediata nella zona dopo il terremoto del 1980. Sono trascorsi 27 anni e c’è ancora chi vive in condizioni da accampamento di fortuna. Il rischio di epidemie è un’ombra che si estende e, purtroppo, anche gli sforzi compiuti per offrire un segnale di speranza, continuano a essere vanificati. Lo hanno certificato anche i recenti sopralluoghi dell’Asl. Via Campoluongo, strada interessata da cumuli di rifiuti di ogni genere, è stata recentemente ripulita, ma i soliti criminali dell’ambiente hanno già ripreso l’attività di sversamento illecito. Intanto, resta ancora chiusa al traffico via Sant’Erasmo, dove, solo negli ultimi giorni, è stata rimossa l’elevata barriera di immondizia, che ostruiva il passaggio delle auto. «La situazione resta di grande allarme e preoccupazione, anche se cerchiamo di intervenire con ordinanze mirate a limitare gli sversamenti – spiega il viceprefetto della commissione straordinaria, Mario De MeoAbbiamo fatto ripulire le aree più colpite, ma non è facile fermare gli scarichi illegali. Con l’imminente attivazione del sistema di videosorveglianza, contiamo di ottenere risultati più confortanti». Intanto, forze politiche e società civile chiedono che si proceda al più presto a una disinfestazione straordinaria dell’area critica. E sono molte anche le associazioni ambientaliste e i comitati civici a richiedere un intervento strutturale e duraturo di ripristino urbano e bonifica ambientale confidando nell’impegno della commissione prefettizia.

da “Il Mattino” 25.05.07 (di Alessandra Tommasino)

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