Peppe Russo lascia i Ds: il gruppo scende a quota 7

di Redazione

Peppe RussoNAPOLI. Il consigliere regionale campano, Peppe Russo, lascia il gruppo dei Ds. Eletto al Parlamentino regionale nell’aprile del 2005 dopo un’esperienza al consiglio comunale di Napoli, Russo ha sottoscritto la mozione Angius all’ultimo congresso nazionale del partito.

Peppe Russo

L’addio ai compagni viene sancito da una lettera accorata ma decisa, che sembra non lasciare spazio a ripensamenti. La Quercia, in Consiglio regionale, non avrebbe dato nessun contributo alla risoluzione di problemi come il deficit della sanità e l’emergenza rifiuti: “Qualsiasi discussione – scrive Russo – si conclude in un nulla di fatto e le opinioni differenti non hanno altro sbocco che ossificarsi dentro impotenti trincee tanto da rendere più che giustificato un giudizio generale severamente negativo nei confronti dell’attuale classe dirigente”. All’inizio della legislatura i Ds erano in dieci, compreso il presidente Antonio Bassolino. Nel giro di dieci giorni hanno perso tre consiglieri. L’8 maggio scorso Angelo Brancaccio, eletto a Caserta, è stato sospeso dal partito dal segretario Enzo Amendola dopo essere stato arrestato nell’ambito di una inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere su tangenti nel Comune di Orta di Atella. Mercoledì Angelo Giusto (mozione Mussi)ha aderito al neo partito della Sinistra democratica affiancandosi ad Antonio Scala (ex Pdci) per formare un nuovo gruppo. I Ds in Campania ora sono solo in sette, numericamente appaiati all’Udeur. La Margherita è il primo partito, con 11 consiglieri.

Il Denaro

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