Santulli: è crisi, premiato il blocco di potere

di Redazione

Paolo SantulliAVERSA. «Qualcosa non è andato come doveva». Le prime dichiarazioni a caldo di Paolo Santulli, candidato sindaco per Udeur e Nuovo Sud, danno la misura di una sconfitta annunciata per il centrosinistra, ma che non ci si aspettava di queste proporzioni: 6,9 la percentuale parziale dei voti su un terzo delle sezioni scrutinate, per l’ex deputato di Forza Italia, che non faceva mistero di puntare al ballottaggio.

Paolo SantulliIpotesi frantumatasi contro la corazzata Ciaramella, anche grazie al voto disgiunto che ha favorito il primo cittadino uscente. «Si tratta di un fenomeno che ha riguardato un po’ tutti i partiti, non le mie liste in particolare, non credo si possa parlare di boicottaggio», spiega. Mentre nella serata di ieri i dati si affollavano sulla sua scrivania nella sede del comitato «Libero» – alle spalle le foto che lo ritraggono con papa Wojtyla e il cardinal Milingo – Santulli ha analizzato i risultati del voto amministrativo come il frutto di una crisi politica che ha investito l’intero centrosinistra. Parlando, a proposito degli ex alleati di centrodestra, di «regime» difficile da abbattere: «Non si tratta più di centrodestra e centrosinistra, c’è stata una corsa ad aggregarsi al potere costituito». Santulli punta il dito contro gli altri partiti del centrosinistra: «Il clima politico si è avvelenato quando si è iniziato a parlare con Mastella della candidatura di un esponente del Campanile a rappresentare l’intero centrosinistra. A quel punto si sono creati all’interno del centrosinistra blocchi trasversali che per contrastare questa possibilità hanno portato alle primarie e al disastro che ne è conseguito». Amare le riflessioni dell’esponente del Campanile che parla di una città consegnata al centrodestra in primo luogo dalle forze storiche del centrosinistra aversano: «Da quando faccio politica in città non ho mai visto quello che è successo in queste elezioni. Persino le schede dei Ds attribuivano la preferenza a Ciaramella». Ora l’obiettivo è fare un’opposizione costruttiva: «È necessario che in questa città si ricominci a fare opposizione. Il mandato degli elettori ci spinge a occuparci con serietà dei temi più importanti a partire dalle politiche giovanili, per arrivare alla questione rifiuti che deve essere risolta. I disagi non hanno colore politico». Su 18 sezioni scrutinate, nella tarda serata di ieri, 310 i voti per l’Udeur (3,18%) che nell’imminenza della presentazione delle liste aveva subito lo strappo di Fiore Palmieri candidatosi con la sua civica Popolari Normanni in appoggio a Ciaramella. Di poco più alta, 3,28%, la percentuale dei voti a favore del Nuovo Sud di Armando Lama. Il Mattino

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