Scandalo al Ce4 oggi il Riesame decide su Orsi

di Redazione

CE4NAPOLI. Entro stasera il tribunale del Riesame di Napoli (XII sezione) dovrà decidere sulla richiesta di revoca della misura cautelare in carcere discussa mercoledì dagli avvocati Giovanni Cantelli e Carlo De Stavola, difensori di Michele Orsi, ex direttore generale di Ecoquattro, società a capitale misto che fino a due anni e mezzo fa era stata il braccio operativo del consorzio di bacino Ce4.

Tribunale di NapoliOrsi, che come il fratello Sergio risponde di truffa ai danni dello Stato, aggravata dal favoreggiamento della camorra, era stato arrestato agli inizi di aprile a conclusione di un’indagine della Guardia di Finanza di Mondragone, coordinata dalla Dda di Napoli (i pm Raffaele Cantone e Alessandro Milita). Con i due fratelli, erano finiti in carcere alcuni esponenti del clan La Torre e due imprenditori considerati vicini al clan dei Casalesi (tra i quali quel Giuseppe Diana, cognato di Michele Orsi, già coinvolto in un’operazione di riciclaggio che prevedeva la scalata alla Lazio Calcio). Arresti domiciliari, invece, per il presidente del consorzio Ce4, Giuseppe Valente, e per il direttore generale dello stesso consorzio, Claudio De Biasio, nel frattempo diventato il vice di Guido Bertolaso nella struttura commissariale per l’emergenza rifiuti, che però, all’esito dell’interrogatorio di garanzia, era stato rimesso in libertà dal gip Alessandro Buccino Grimaldi, che aveva attenuato la misura cautelare trasformandola in interdizione per due mesi dai pubblici uffici. Il Tribunale del Riesame aveva confermato tutte le misure cautelari ad eccezione di quella emessa nei confronti di Michele Orsi. Misura che era stata annullata per un vizio di forma: al gip la Procura non aveva trasmesso i verbali degli interrogatori resi nel corso delle indagini. Trasmissione avvenuta in tempi successivi, con la contestuale richiesta di ripristino dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, accolta ed eseguita due settimane fa. Ed è su questo secondo provvedimento che oggi il Tribunale di Napoli dovrà pronunciarsi.

fonte: Il Mattino

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