Caputo (Udeur) vuole “dar voce” ai musicisti campani

di Redazione

Nicola CaputoNAPOLI. “Dare voce ai musicisti campani”. Per il consigliere regionale dell’Udeur, Nicola Caputo, la classe politica ha il dovere di “intervenire dinanzi al disagio di una categoria, messa in ginocchio dall’assenza di misure in grado di salvaguardarne professioni e professionalità”.

“E’ per questo – spiega Caputo – che ho presentato un emendamento al disegno di legge che disciplina gli interventi regionali di promozione dello spettacolo. La mia proposta, firmata da tutti i consiglieri del gruppo Popolari Udeur, se venisse approvata, indurrebbe tutti i teatri pubblici o privati, destinatari dei finanziamenti regionali, ad organizzare spettacoli (musical, balletti, etc) contando esclusivamente su musica dal vivo, garantita dall’esibizione di orchestre o gruppi musicali. Un modo per evitare lo sterile utilizzo di supporti audio pre-registrati, che mortificano la dignità del musicista. Con l’emendamento ho voluto attrarre l’attenzione su un disagio già ampiamente manifestato. Oltre 500 addetti ai lavori (docenti di conservatorio, orchestrali, musicisti, tecnici del suono), hanno firmato una petizione, con la quale hanno portato al vaglio delle istituzioni la necessità di adottare provvedimenti mirati alla tutela e alla valorizzazione della nobile arte del musicista. Il mio emendamento – conclude l’esponente del Campanile – vuole costituire una prima risposta”.

La petizione è stata promossa dalle seguenti associazioni: Centro Campano Cultura “Luigi Francavilla” (Salerno), “Associazione…al centro” (Casagiove-Caserta), Orchestra Internazionale della Campania (Napoli)

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