Prg, opposizione invoca le istituzioni

di Redazione

PrgTEVEROLA. Al presidente della giunta regionale Antonio Bassolino, al prefetto di Caserta Maria Elena Stasi e al presidente della Provincia Sandro De Franciscis. L’atto di significazione sul piano regolatore generale di Teverola, promosso dal consigliere regionale dell’Udeur Nicola Caputo, e recante la firma dei consiglieri comunali del gruppo “Teverola Libera”, giunge sul tavolo delle istituzioni…

Nicola Caputo…con fermezza e senza mezzi termini per mettere in rilievo “l’illegittimità inerente all’adozione dello strumento urbanistico”. “E’ palese la violazione della normativa vigente”, esordisce Caputo, che spiega: “Innanzitutto è stato violato l’articolo 9 della legge regionale numero 15 dell’agosto 2005, che indica in maniera inequivocabile la decadenza della nomina del commissario ad acta Martino Avella (che ha approvato il Prg, ndr). La deliberazione commissariale è viziata pertanto da nullità assoluta ed insanabile inesistenza ed è, comunque, illegittima in quanto adottata in assoluta carenza di potere”. Ma non è l’unica irregolarità denunciata. I riflettori sono puntati anche sulla nuova legge regionale che disciplina in materia urbanistica. “Dal punto di vista procedurale, ci troviamo dinanzi alla vera e propria adozione di un nuovo piano, un atto in palese inottemperanza della legge del 2004 che prevede invece la realizzazione dei Puc, ossia il piano urbanistico comunale”, sottolineano i consiglieri di opposizione. Biagio LusiniL’accusa mossa al commissario ad acta e alla maggioranza guidata dal primo cittadino Biagio Lusini, è anche quella di “eccesso di potere per violazione del giusto procedimento, per difetto dei presupposti, di istruttoria, di illogicità manifesta e sviamento”. Caputo e i colleghi Gennaro Caserta, Renato Cocchiaro e Francesco Caputo fanno presente che “la deliberazione appare illegittima anche sotto il profilo della mancata corrispondenza tra le osservazioni formulate ed accolte e le varianti effettivamente apportate al piano regolatore in sede definitiva di adozione. La deliberazione commissariale, infatti, dichiara di avere accolto solo quattro delle cinquantotto osservazioni proposte, tuttavia, il piano si presenta notevolmente mutato anche in settori estranei alle osservazioni dichiaratamente accolte”. “Andrò fino in fondo – conclude Nicola Caputo – per far valere il diritto di uno strumento urbanistico che punti sulla crescita e la sostenibilità ambientale, il principio posto alla base dei Puc, che, nel Prg di Teverola – estraneo a qualsiasi strategia globale del territorio – purtroppo non viene neanche preso in considerazione”.

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