Prg, anche i cittadini protestano

di Redazione

il consigliere regionale Nicola CaputoTEVEROLA. “La delibera commissariale con la quale è stato adottato il Prg è affetta da nullità assoluta ed insanabile carenza di potere da parte del commissario ad acta. Inoltre, l’adozione dello strumento urbanistico risulta profondamente inopportuna alla luce della nuova normativa regionale”.

PRGSono estremamente significativi i contenuti di alcune osservazioni presentate negli ultimi giorni al Piano Regolatore Generale di Teverola. Questa volta, il Prg non è preso di mira dalle forze politiche, ma da semplici cittadini, intenzionati a “far valere i propri diritti, in maniera intransigente”. “Non possiamo starcene zitti se la vivibilità del nostro paese viene messa così seriamente in discussione”, fanno sapere. Secondo alcuni istanti, l’atto deliberato dal commissario ad acta della provincia, architetto Martino Avella, è in palese contrasto con le osservazioni precedentemente accolte dal piano. “Si dichiara ufficialmente di aver accolto solo quattro delle cinquantotto osservazioni presentate, eppure il Prg risulta notevolmente mutato. E’ più che lecito pensare che molte osservazioni proposte siano state formalmente respinte, ma, di fatto, accolte”, sostengono i cittadini, che puntano i riflettori anche sullo stravolgimento di aree inizialmente destinate a zone E2 (e quindi a verde agricolo di pregio) e che, successivamente, sono state destinate in parte a zona Pip e in parte a zona per attrezzature ed impianti sportivi. Una serie di anomalie sulle quali pone l’accento il consigliere regionale Nicola Caputo: “Teverola è un territorio dove non si rispettano gli standard, dove vengono abbattuti e ricostruiti ex novo gli edifici del centro storico, dove le concessioni edilizie vengono rilasciate in maniera incontrollabile. E’ assurdo che il commissario ad acta abbia affidato proprio all’ufficio tecnico, responsabile di un evidente scempio urbanistico, il compito di recepire le osservazioni al Prg, che oggi si presenta totalmente stravolto rispetto alla sua prima redazione”. “A Teverola – conclude l’esponente del consesso campano – siamo all’anno zero, in termini di legalità e di crescita sostenibile del territorio. Bisogna necessariamente opporsi ad uno strumento urbanistico estraneo a qualsiasi strategia globale del territorio”.

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