Il programma di Rinascimento Aversano

di Redazione

Aversa, Arco dell'AnnunziataAVERSA. Dopo l’incontro tenutosi nei giorni scorsi tra le forze politiche che non si riconoscono nelle coalizioni già costituite con i candidati sindaci designati dal centrodestra e dal centrosinistra, “Rinascimento Aversano” si è fatto carico di sollecitare un ulteriore incontro tra Democrazia Cristiana, Udeur, Osservatorio Libero, Italiano nel Mondo, Terzo Polo nonché l’Italia di Mezzo.

DuomoAi presenti è stato illustrato quanto riportato in un documento tempo addietro redatto da un “cenacolo” di professionisti, coscienti di non aver fatto molto per l’interesse comune, impegnati nella pur doverosa lotta quotidiana per la propria professione, decisi a far vivere ad Aversa un nuovo Rinascimento. Nel Manifesto del Movimento si può leggere che l’obiettivo è far diventare la città una “Grande Aversa”. La città va “ridisegnata” con la redazione di un Piano Urbano Comunale (P.U.C.), così come dettato dalla nuova legge urbanistica regionale (16/2004). Vanno realizzate le Circoscrizioni: cinque, con un numero di abitanti di circa diecimila cittadini. Si potrà poi procedere alla “aggregazione” dei Comuni contermini, ovviamente di quelli che vorranno starci, per far nascere la Grande Aversa: una città di oltre centomila abitanti che, per sue peculiarità, possa essere il “nodo di una rete”. La “rinascita” del centro antico, la politica sociale in favore dei più deboli, la unificazione delle due facoltà universitarie presenti sul territorio per realizzare il “Politecnico di Aversa”, indipendente dalla Seconda Università di Napoli ma anche da una ipotetica Università di Caserta, una forte politica per l’Ambiente, sono le altre priorità indicate nel Manifesto. Tutti hanno apprezzato la bontà delle finalità dell’azione politica che può essere alla base di un ragionamento comune tra i soggetti presenti e tra quanti altri saranno interessati a fare, finalmente, gli interessi della città e non dei singoli.

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