Nuovo stadio a Miano e restyling per il San Paolo

di Antonio Taglialatela

Stadio San PaoloNAPOLI. Intesa tra il sindaco Jervolino e il presidente del Calcio Napoli, De Laurentiis, sulla costruzione di un nuovo stadio nell’area nord di Napoli e la ristrutturazione del San Paolo, anche in vista degli Europei del 2012 previsti in Italia.

Aurelio De LaurentiisQuando alle 12 di lunedì il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è entrato nello studio del sindaco Rosa Russo Jervolino in molti avevano pensato a un mezzogiorno di fuoco. Qualcuno azzardava e, anzi sperava, salvo poi negare col coraggio di Don Abbondio, in una sfida al O.K. corral sempre per restare in tema western. Da una parte l’amministrazione pubblica, decisa a costruire il nuovo impianto nell’area nord della città, quella fra Miano e Secondigliano per intenderci. Dall’altra la società sportiva Calcio Napoli, che per bocca del suo massimo dirigente escludeva quasi categoricamente l’ipotesi. “Il nuovo stadio può dare slancio alla periferia e nuove possibilità di sviluppo”, affermava il sindaco. “Altro che nuovo impianto”, ribatteva il patron di Filmauro, “pensiamo a ristrutturare il San Paolo che costa di meno e rende di più”. Su queste premesse era facile per i “falchi”, i tifosi della rottura delle trattative, immaginare un’interruzione delle comunicazioni fra il Comune e il Napoli. E invece il bello della politica, intesa nel suo ampio, reale e alto significato, doveva ancora venire. De Laurentiis è entrato a Palazzo San Giacomo con la netta intenzione di non recedere dalle sue intenzioni. Il primo cittadino lo ha accolto, insieme agli assessori Oddati e Ponticelli, con la consapevolezza di chi guida una giunta che sulla costruzione del nuovo stadio è impegnata da una delibera del consiglio votata, peraltro, a larghissima maggioranza. Ma un’ora di faccia a faccia ha Il sindaco Jervolinoprodotto quanto di buono non erano riuscite a fare decine di parole e dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa. Un’ora di confronto per uscire, Jervolino e De Laurentiis, vincitori entrambi. Il Comune oggi stesso spedirà alla Federcalcio il progetto per il nuovo stadio e per ospitare gli Europei, qualora l’Italia (come pare) dovesse organizzare l’edizione del 2012. Il presidente del Napoli non chiude la porta alla partecipazione al project financing che dovrebbe finanziare i lavori per la nuova struttura a Miano e, intanto, riceve ampie garanzie dal sindaco per la ristrutturazione del San Paolo, come prevede il Decreto a firma dell’ex ministro degli interni, Giuseppe Pisanu. “Gli Europei”, dice il produttore cinematografico, “dureranno poche partite mentre il Napoli dovrà giocare in casa una domenica si e una no. Fino al 2012 dove giochiamo?”. La base dell’accordo la si trova proprio su questo punto. Dunque, ricapitoliamo. Il Napoli ottiene dal Comune l’impegno per la ristrutturazione del San Paolo visto che gli Europei sono fra 5 anni. Qualora la promessa dovesse essere rispettata, De Laurentiis garantirà l’appoggio al Comune per la costruzione e la realizzazione del nuovo impianto. Il Napoli dovrebbe così giocare al San Paolo almeno per i prossimi 3-4 anni, salvo trasferirsi nel nuovo stadio in prossimità dei Campionati Europei, stagione agonistica 2011-2012, per essere più precisi.

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