Messa a Caserta in memoria di Raciti

di Andrea Aquilante

Sandro De FranciscisCaserta onora il poliziotto ucciso. Intanto, dal web potrebbe arrivare una svolta nelle indagini: “So chi ha ucciso Raciti” scrive un navigatore anonimo su un blog dei tifosi catanesi.

Ieri pomeriggio, in contemporanea con le esequie dell’ispettore Filippo Raciti, a Caserta è stata celebrata una messa in memoria del poliziotto ucciso venerdì scorso durante gli scontri di Catania. Il rito si è svolto nella parrocchia di Sant’Antonio, alla presenza del Prefetto, Maria Elena Stasi, del Questore, Carmelo Casabona, di autorità politiche, rappresentanti della Polizia e delle forze dell’ordine, vertici provinciali della Figc e rappresentanti di società calcistiche e sportive del casertano. In un messaggio al Questore Casabona, il presidente della Provincia, Sandro De Franciscis, ha espresso il cordoglio dell’Ente ai familiari di Raciti e la vicinanza alle forze dell’ordine. “Le Province, che hanno spesso la responsabilità e la gestione degli gli scontri di venerdi seraimpianti sportivi del territorio, – ha scritto il Presidente – conoscono bene il prezioso apporto delle forze di polizia nella tutela di quanti frequentano i luoghi sportivi e delle strutture stesse. Anche la nostra comunità si stringe intorno alla Polizia di Stato per questa grave perdita e alla famiglia dell’ispettore vittima di un gesto criminale”.

Intanto, proseguono senza sosta le indagini sugli scontri e sull’identificazione dell’assassino dell’ispettore. Secondo quanto riportato da “Il Giornale”, un aiuto potrebbe arrivare dal web. Su un blog degli ultrà del Catania, infatti, è stato rintracciato un messaggio che racconta dell’aggressione: “Ho visto mentre colpivano l’ispettore, ero lì, con loro. Ho partecipato all’azione. So chi è stato”, scrive quello che al momento è solo un misterioso navigatore. Una descrizione che sembra corrispondere all’agguato teso al poliziotto. Gli investigatori sono impegnati, grazie alla collaborazione del provider, nel risalire agli autori del messaggio individuando il “codice IP” del computer da cui è stato scritto. Nelle ultime ore, il numero degli arresti per gli incidenti di venerdì sera è salito a 33, tra cui 11 minorenni e il custode dello stadio di Catania per resistenza a pubblico ufficiale. Inoltre, sequestrate sostanze stupefacenti, spranghe e catene. A riferirlo è stato il ministro dell’Interno, Giuliano Amato, il quale, nel ricostruire la cronologia dei fatti, ancora poco chiara, ha confermato: “Raciti è stato colpito da un masso o da qualcosa, poi ha continuato a lavorare fino al contatto con la bomba carta”.

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